Una fotografia scattata di recente rivela la cometa interstellare 3I/ATLAS accanto a una galassia distante, mostrando le molteplici code della cometa e l’aspetto ultraterreno. Sebbene l’immagine sia sorprendente, gli astronomi confermano che l’oggetto è una cometa naturale, non un artefatto alieno.
Un visitatore cosmico
Catturata il 16 novembre dall’astrofotografo del New Mexico Satoru Murata utilizzando un telescopio da 0,2 metri, l’immagine raffigura 3I/ATLAS con la sua caratteristica chioma verde e sia la sua lunga coda ionica che l’anti-coda più corta. L’anti-coda, formata dalla polvere espulsa dalla superficie della cometa, era brevemente scomparsa a causa della prospettiva, ma da allora è riemersa.
L’immagine cattura anche piccoli getti di gas sparati dalla cometa, il risultato del “degassamento” – il rilascio di gas riscaldati dall’interno ghiacciato della cometa. Questo processo fornisce una leggera accelerazione non gravitazionale alla cometa e in precedenza veniva interpretato erroneamente come prova di un’esplosione.
Uno sfondo galattico
L’angolo in alto a sinistra dell’immagine mostra la galassia a spirale barrata NGC 4691, situata a 70 milioni di anni luce di distanza. La giustapposizione della cometa interstellare con questa galassia lontana dà l’impressione di un oggetto veramente “di un altro mondo”. Tuttavia, 3I/ATLAS ha avuto origine nella Via Lattea, non in un’altra galassia.
Le caratteristiche insolite della cometa
Scoperto all’inizio di luglio, 3I/ATLAS viaggia a oltre 130.000 miglia orarie e si stima che abbia fino a 7 miliardi di anni, significativamente più vecchio del nostro sistema solare. La cometa è recentemente passata dietro il sole dal punto di vista della Terra, raggiungendo il suo massimo avvicinamento alla nostra stella il 29 ottobre.
Durante questo viaggio, 3I/ATLAS ha mostrato uno schiarimento inaspettato, un cambiamento temporaneo di colore e una composizione chimica insolita. Queste anomalie hanno portato alcuni a ipotizzare che la cometa potrebbe essere un veicolo spaziale alieno, una teoria respinta dalla maggior parte degli astronomi. Affermazioni simili sono state fatte riguardo al primo oggetto interstellare, ‘Oumuamua, scoperto nel 2017.
Prossime immagini della NASA
Le immagini ad alta risoluzione catturate dal Mars Reconnaissance Orbiter della NASA durante il sorvolo ravvicinato della cometa su Marte il 3 ottobre saranno rilasciate mercoledì 19 novembre. Il rilascio è stato ritardato a causa del recente shutdown del governo. L’Agenzia spaziale europea ha già utilizzato le proprie foto di Marte per perfezionare le previsioni sulla traiettoria della cometa.
Un fenomeno naturale
Murata sottolinea le origini naturali della cometa, affermando: “Se assomiglia ad un’anatra e si comporta come un’anatra, è un’anatra”. La cometa raggiungerà il punto di massimo avvicinamento alla Terra il 19 dicembre, ad una distanza di 168 milioni di miglia.
Nonostante le sue caratteristiche insolite, 3I/ATLAS rimane un affascinante esempio di fenomeni interstellari naturali, offrendo agli astronomi una rara opportunità di studiare un visitatore proveniente da oltre il nostro sistema solare






























